Tab Article
Il fascismo sembrava quasi un gioco, e anche quando i bombardieri inglesi sorvolavano Firenze la battuta dei giovani appartenenti al Gruppo Universitario Fascista era sempre "Tanto vanno a Pontassieve!" Una spensieratezza fatta di atteggiamenti marziali buoni solo a condire lo spirito goliardico con la retorica del periodo e infierire sulla matricolina di turno, insospettabilmente destinata a infrangersi di colpo contro la concretezza di una chiamata alle armi che sembrava troppo lontana per prestarvi attenzione. Ma la guerra c'è: troneggia sui protagonisti reclamando il proprio tributo in vite umane e rende irresistibile anche il più piccolo sotterfugio tramite il quale evitarla, conducendo però ineluttabilmente verso orrori inimmaginabili che segneranno per sempre l'anima e il destino dei giovani, costretti a fronteggiare l'abominevole conseguenza di un'ideologia malata.