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La diffida ad adempiere disciplinata dall'art. 1454 c.c., intesa quale mezzo stragiudiziale di risoluzione ipso iure del contratto di diritto privato tra le parti. L'autrice si sofferma sulla tecnica redazionale dell'atto di diffida, sulla forma scritta e sulle possibili conseguenze derivanti in seguito all'emissione della diffida da parte del creditore al debitore. A tal proposito, esamina un caso concreto di diffida ad adempiere, l'exceptio inadimpleti contractus e l'importanza dell'inadempimento. Approfondisce le diverse situazioni in cui può trovarsi il creditore al momento della diffida, la possibilità per il debitore di far valere una causa di giustificazione, la non rifiutabilità della prestazione dopo l'assegnazione al debitore di un termine di adempimento, la risoluzione di diritto a seguito della diffida ad adempiere, la possibilità di formulare il recesso e la dichiarazione del debitore di non voler adempiere. Infine, sono esaminati i recenti orientamenti della Suprema Corte di Cassazione sulla materia oggetto della presente trattazione.