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Questo libro è il frutto della raccolta di ricordi di un ciriacese d.o.c., appassionato soprattutto di storia della Resistenza locale, che ha avuto occasione di frequentare molti protagonisti delle vicende avvenute nei "venti mesi" nel Ciriacese, nel Basso Canavese e nelle Valli di Lanzo e di ricevere da loro confidenze e incitamenti. Nella "grande storia" non troverebbero ampio spazio i brani che, quasi come in una cronaca, parlano solo di alcune persone più incisive e amate nella zona, tra i tanti attori del movimento resistenziale. L'autore abbozza ritratti di uomini, ragazzi o donne, noti e meno noti, verso i quali esprime rispetto, ma anche ammirazione e riconoscenza per il coraggio e la notevole maturazione sociale dimostrata dopo anni di opprimente dittatura. Dalle pagine emerge così un mosaico in cui brillano, da un lato, la vita condotta dopo la Liberazione in campo professionale e politico dai personaggi formatisi durante la Resistenza e, dall'altro, l'importanza della Resistenza spicciola, fatta con sprezzo del pericolo dai civili, sotto forma di collaborazione oscura, ma preziosa per il comune obbiettivo della libertà e dell'equità sociale.