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I Bizantini sono stati almeno trent'anni qui da noi: hanno evangelizzato ogni angolo del territorio, in larga parte ancora pagano, dotandolo di chiese dedicate ai loro santi più tipici e alla Madonna, cui erano particolarmente devoti, alcune delle quali evolute in importanti santuari, come Oropa, o in famosi Sacri Monti, come Varallo, eretto nei punti strategici torri e castelli che hanno costituito le basi dei manieri feudali, fondato villaggi oggi non più consapevoli dei loro nomi greci, fabbricato ardite infrastrutture che in parte ancora si conservano, dato nomi, spesso poetici, a valli, fiumi, montagne, valichi, lasciato tracce importanti nell'architettura, nei riti religiosi e nel linguaggio. La cultura ufficiale non se n'è accorta, e li ha relegati ai margini della Storia dell'Italia nord-occidentale, autoprivandosi della possibilità di comprendere e datare una quantità di situazioni in cui essi sono protagonisti, condannandole così a una perdurante incertezza. Un colossale equivoco culturale cui il presente studio, frutto di quindici anni di ricerche, si propone di porre un primo rimedio.