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I Tarot (Tarocchi li chiamiamo noi, ma quello è il suo vero nome) non sono un comune gioco di carte e, contrariamente a quel che si crede, nemmeno un'arte divinatoria: il loro significato è stato deviato nel corso dei secoli da errori di trasmissione orale e dalle molte imprecisioni di riproduzione dei disegni da parte di altri incisori. I Tarocchi di Marsiglia di Conver sono connotati dalla presenza di una struttura ermetica, ovvero un insieme di innumerevoli combinazioni di simboli, colori, nomi e numeri delle carte, che ne fanno una vera e propria Intelligenza ancestrale. Bisogna osservarle bene, acquietarsi, fidarsi di se stessi e, come dice l'Autrice di questo volume, aspettare che ti parlino. Tutto nei Tarot ha rilevanza: sequenza, posizione, colore, movimento, postura dei personaggi, fiori foglie frutti, elemento dominante, numerazione. È così che i Tarot ci parlano, e ci insegnano ad ascoltare e a osservare bene la nostra vita, i nostri problemi; ci dicono se e dove stiamo guardando, se stiamo facendo attenzione a ciò in cui siamo immersi. E non è forse l'osservazione della vita la base di ogni conoscenza e saggezza, chiave per qualsiasi soluzione?