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Romano Guardini, filosofo e teologo, anticipa l'intero dibattito sulla postmodernità. Egli delinea i confini della modernità e pone in evidenza lo smarrimento dell'uomo dinnanzi al riaprirsi della domanda sull'origine dell'esistenza. Non è la logica stessa della modernità - si domanda Guardini - a metter capo ad un inaspettato ritorno del caos, interno ed esterno? «L'uomo sta nuovamente di fronte al caos...». Questo lavoro propone una riflessione del Guardini critico della modernità e della trasformazione del concetto di "religiosità" che si è avuta durante la post-modernità. Esso vuole essere il tentativo di portare il lettore a riflettere su uno dei maggiori rischi dei tempi attuali, e cioè lo smarrimento di quella religiosità che ha reso tale l'arte e la cultura dell'Occidente, e che costituisce il terreno comune di una società in cui la libertà e la dignità umana non sono più valori da guadagnare, ma l'orizzonte in cui è possibile costruire e progredire.