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Un Amore di città è un romanzo ironico e sferzante che narra le vicende della classica città di provincia italiana: 70.000 abitanti, pettegolezzi, lusso ostentato, arrampicatori sociali e parvenu. Rapasodi - nome di fantasia - non si trova né a nord né a sud, si sceglie di non specificare la regione perché l'Italia è permeata da queste realtà, più chiuse e curiose di un paesino di poche anime. Nella prima parte della storia regna la cattiveria, declinata in ogni sua forma: invidia, risentimento, calunnia, corruzione, descritti con crudezza, senza sconti e senza pietà. I peccati sono cinicamente messi in luce con un linguaggio avanguardista. I personaggi multiformi - preti, delinquenti, insegnanti, professionisti e popolino - animano le vie del cocuzzolo di questa sincity, ognuno con le sue debolezze e oscenità. Aneddoti divertenti e ai limiti della civiltà, presenze equivoche, tradimenti, tranelli e colpi bassi, tutti tradiscono tutti in una ironica commedia che fa rivalutare la stressante vita metropolitana. Protagonisti che infine incrociano la presenza del sovrannaturale con colpi di scena di dimensioni bibliche che trasfigurano gli eventi in nuovi purgatori. Una comédie humaine che proprio perché troppo umana diventa divina, sino a un finale non scontato.