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Il "dissenso" ha rappresentato uno dei fenomeni più significativi nella storia del comunismo novecentesco; intellettuali di ogni condizione e orientamento politico o religioso si sono opposti al regime totalitario sovietico attraverso forme di disobbedienza civile, testimoniando in modo non violento la loro critica nei confronti di un potere che violava sistematicamente la dignità e la libertà delle persone. Attraverso l'apporto di importanti studiosi e testimoni italiani e stranieri, il volume fornisce un'interpretazione in chiave storica del "dissenso" e dell'importanza ed efficacia che ha avuto nel minare le basi del sistema di potere ex sovietico. Oltre a soffermarsi sulle figure più note e rappresentative, con apporti di forte impegno interpretativo, i testi danno conto delle ricerche in corso su ciò che è avvenuto prima del "dissenso", sui suoi esiti e sulla situazione della Russia di Putin. I saggi sono incentrati sull'ex impero russo-sovietico ma non mancano contributi dedicati ad altre aree, a partire dal caso di grande attualità della Cina post-maoista. Un'intera parte è riservata allo specifico caso italiano, per il suo innegabile rilievo. Più che in tutti i Paesi dell'Europa occidentale, il "dissenso" incontrò da noi grandi e persistenti difficoltà nel farsi ascoltare, ciò per un insieme di motivi politici e culturali sviscerati e discussi nel presente volume.