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Il catalogo ripercorre la vicenda umana e artistica di Telemaco Signorini con l'obiettivo di evidenziare il carattere eccentrico e inquieto dell'artista, la puntigliosa militanza critica che lo avrebbe inimicato a molti dei confratelli macchiaioli e che invece riveste, per noi oggi, una particolare importanza essendo un prezioso indizio della sua vocazione sperimentale, del suo aggiornamento sull'arte europea contemporanea, dello snobismo intellettuale che gli aveva fatto preferire l'"imperfetto dell'ingegno" al "perfetto della mediocrità". Vengono presentate le opere di Signorini che, per importanza e qualità, segnarono le tappe della sua carriera in Italia e all'estero, affiancando ad esse le opere di artisti europei (Decamps, Troyon, Degas, Caillebotte, Manet, Sargent, Tissot, Liebermann, Stevens, Toulouse-Lautrec, Van Gogh), più consone a dimostrare il costante dialogo intrattenuto dall'artista fiorentino, anche sul piano del dibattito estetico e sociale, con quanto avveniva fuori d'Italia.