Tab Article
Il volume espone le ricerche più aggiornate sulle delicate e importanti fasi iniziali del collezionismo a Venezia, dal Trecento al Cinquecento, attraverso saggi critici e analisi di casi studio, seguiti da quaranta voci biografiche e da un'appendice documentaria con testamenti e inventari inediti. Si sono qui esplorate le testimonianze più precoci della diffusione del gusto per l'antico e per scelte iconografiche peculiari; la passione per la pittura e la scultura, i disegni e le stampe, la glittica e la numismatica, i libri e i manoscritti miniati, naturalia, mirabilia e curiosità. Indagini sono state rivolte alle dinamiche che caratterizzano Venezia come uno degli epicentri del mercato dell'arte rinascimentale, in cui agiscono pure artisti e letterati, "antiquari" e gioiellieri; alle relazioni con collezionisti, pittori e agenti forestieri, dai Paesi Bassi alla Germania alla Spagna. Ci si addentra nelle case di patrizi e di cittadini, dove le raccolte erano disposte tra il portego, le camere e lo studiolo; nelle botteghe degli artisti, interrogandosi anche sulle loro collezioni e sulla loro attività quali periti e agenti. Inedita documentazione permette di conoscere ora le collezioni del monsignor Girolamo Superchi e di Giovanni Paolo Cornare "dalle Anticaglie" e di approfondire quelle dei Vendramin e dei Michiel, come pure il ruolo di artisti quali Giovanni scultore e Gaspar Rem, di personaggi quali Michele Vianello e Stefano Magno, Fantino Zorzi e Giacomo Gambacorta.