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"La basilica di San Marco è un edificio vivente, eppure fragile, anche se ha sviluppato nel corso dei secoli un suo metodo di sopravvivenza alle ingiurie delle maree (l'acqua alta entra nell'atrio almeno sette masi all'anno), alla pressione del turismo non sempre rispettoso, al naturale degrado dei materiali. Sottoposta fin da tempi lontani a frequenti cicli di restauri, la basilica ci è stata affidata con tutti i suoi tesori, interni ed esterni, e richiede continue, attente, amorevoli cure. E la risposta è generosa e costante: tutti coloro che vi si accostano siano il proto e la sua équipe di tecnici, falegnami e mosaicisti, o i restauratori esterni, prestano la loro opera con slancio ed entusiasmo, ripagati dal contatto diretto con la meraviglia di un patrimonio d'arte che non cessa di stupire. E prova ne è la ininterrota presenza di studiosi di differenti discipline artistiche, storiche e tecnico-scientifiche, provenienti dalle più diverse parti del mondo, desiderosi di approfondire ricerche, di sviluppare temi nuovi, di verificare le proprie teorie nel diretto contatto con il monumento o con i documenti del ricco archivio storico della procuratoria. Ecco perché nascono i "Quaderni delle Procuratoria": per registare l'attività che si svolge intorno alla basilica e per la basilica, per comunicare le novità che la riguardano, per segnalare il procedere o il compimento dei lavori e degli studi." (Tratto dall'editoriale di Irene Favaretto, Procuratore di San Marco)