Tab Article
Nel periodo che va dall'inizio degli anni cinquanta fino al boom economico, in alcuni centri della grande impresa italiana maturò una particolare cultura industriale, capace di fondere in una sintesi di estremo interesse il progetto di rinnovamento neocapitalistico, le teorie americane sull'azienda come istituzione pubblica e il gusto modernista dei designers. In questa cultura, i motivi più apertamente propagandistici si intrecciavano in modo indissolubile con l'aspirazione a promuovere le arti e anche la più banale espressione pubblicitaria aveva alle spalle il tentativo di interpretare la civiltà meccanica attraverso il filtro dell'estetica. Questo libro prova a ricostruire i caratteri peculiari di tale stagione.