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Riscrittura di uno scenario composto per i comici parigini del Thédtre Italien, la commedia "Gli amanti timidi", che appartiene all'ultima fase creativa dello scrittore, riporta in scena come protagonista Arlecchino. Goldoni annoda l'intreccio intorno a oggetti tipici della tradizione dell'Arte, reinterpretandone però la funzione, fino a farne oggetti-metafora. Così, il ritratto di Arlecchino ha, negli 'Amanti timidi', una funzione drammaturgica nel suo essere motore dell'azione, ma, in quanto pegno d'amore, è altresì pretesto e strumento di uno scavo psicologico che indaga la relazione d'amore.