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La vicenda di Giovanni Bellini narrata a partire da un caposaldo della sua opera: la pala per la chiesa veneziana di San Giobbe. Di questo dipinto, di capitale importanza per lo sviluppo della pala d'altare a Venezia tra Quattro e Cinquecento, vengono indagati i rapporti con il contesto architettonico per il quale fu concepito e sono messe in rilievo una serie di dissonanze di stile che aiutano a comprendere l'espansione in laguna di un classicismo di segno urbinate. Il legame dell'artista con alcune delle famiglie più in vista della città conduce Giovanni a farsi interprete delle loro istanze e a consegnarci, con alcuni ritratti, uno squarcio rilevatore dell'importanza dei modi di presentazione dei modelli nella Venezia rinascimentale.