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Una trama esile ma con diversi piani di lettura, un andare svagato apparentemente senza tema, un'intensa nostalgia del passato, il ricordo ricorrente di suoni e colori, una polifonia che trova spazio in un ambiente naturale tra i più affascinanti nonché culla della storia giapponese: tutto questo è "Yoshino" (dal nome di una zona del Giappone), romanzo breve che Tanizaki completò nel 1931. Non è un diario di viaggio, anche se di viaggi si parla, piuttosto un percorso della memoria. Sono i ricordi che si affollano, la presenza inquietante e fiabesca della volpe, i richiami alla classicità, la sensualità dello scrittore protagonista a far da cornice alla vicenda.