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Si svelano qui le ambiguità di settant'anni di egemonie cattoliche e comuniste che - combinate nel "vizietto cattocomunista" - hanno reso l'Italia una democrazia anomala. Nei grandi Paesi europei l'alternarsi al potere di conservatori e riformatori ha prodotto l'espansione del benessere e delle libertà. In Italia, invece, la sinistra comunista e postcomunista, confluita con i democristiani nel Partito democratico, è rimasta estranea al riformismo socialista di stampo europeo e ha guardato con ostilità alla laicità dello Stato, con effetti negativi sui diritti civili e la giustizia sociale. L'anomalia cattocomunista italiana è destinata a continuare all'infinito?