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Venezia con la sua attuale provincia dal 1 gennaio 2016 sarà città metropolitana. Assume questo nuovo rango istituzionale con altre nove città italiane. Comincia così, in virtù della legge Delrio n. 56 del 2014, un percorso che era stato prefigurato ben 24 anni fa, con la legge 142 del 1990. Questa normativa, inattuata, che ha suscitato dibattiti infiniti proprio nell'area veneziana, assegnava al nuovo istituto il compito di integrare a una scala conforme allo sviluppo effettivo dell'urbanizzazione i servizi per i cittadini. I cambiamenti imponenti caricano, oggi, le città metropolitane di nuove funzioni, configurandone il destino "globale" e "competitivo" anche in sostituzione degli Stati nazionali. Sono esse, infatti, i nuovi motori dello sviluppo. Le ragioni? Sono nodi di reti immateriali per innovazione, competenze, investimenti; e di reti materiali delle infrastrutture per le merci e le persone. Venezia, con il suo profilo di straordinaria originalità, ha anche quella di non costituire in sé una città-regione, riconosciuta come centrale e dominante del Veneto. Per questa ragione, nel presente libro sono stati raccolti contributi molto articolati di ricercatori, imprenditori, consulenti, sindacalisti, giornalisti per analizzare quali sono i processi di un'area metropolitana più vasta di quella fissata ope legis, che da Venezia coinvolga anche Padova e Treviso. Da qui deriva l'acronimo PA.TRE.VE.