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"I racconti presentati in questa raccolta, seppure inevitabilmente e variamente rielaborati, conservano, mi pare, la freschezza e la genuinità del luogo da cui provengono, l'antico mondo rurale non ancora alfabetizzato dell'interno della Sardegna. A quei tempi la comunicazione era prevalentemente orale e, perciò, diretta e immediata, circoscritta ad esperienze per lo più locali e soggetta ai forti limiti della memoria. Ecco perché seguire le tracce dei racconti tradizionali permette, ora, di approfondire la conoscenza delle comunità che li hanno prodotti, e non solo per quanto riguarda i fatti materiali, come attività economiche, conflitti interni ed esterni, ma anche, e soprattutto, per quelli immateriali, legati alla sfera affettiva, ai gusti, ai valori, all'atteggiamento nei confronti della vita e dei suoi problemi. In questa raccolta il narratore immaginario è Tiu Lelle che, costretto a casa dall'anzianità e dagli acciacchi, ama e cerca la compagnia di amici e compaesani e li intrattiene piacevolmente con i racconti, appresi in gran numero durante la sua lunga esistenza, grazie ad una formidabile memoria e una insaziabile curiosità nei confronti della realtà e degli avvenimenti quotidiani."