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Il testo di Genesi 22,1-19, il sacrificio di Isacco ("figlio del sorriso") o prova di Abramo, ha da sempre affascinato e inquietato i pensatori di ogni epoca. Tra coloro i quali si sono confrontati con questa "tremenda" pagina biblica spicca certamente il nome di Kierkegaard, che in Timore e tremore dà una personalissima lettura della situazione in cui si viene a trovare Abramo, affermando che il "padre della fede" in sostanza non fa altro che accettare il paradosso come esperienza di vita e come realtà ultima del proprio rapporto con Dio, con se stessi e con gli altri. Questa stessa pagina biblica padre Innocenzo Gargano ha riletto durante l'annuale raduno dell'Associazione "Figli in Cielo". A genitori provati dalla scomparsa prematura di un figlio, nota l'autore in una lectio dall'intenso sapore patristico, la prova di Abramo può aprire orizzonti nuovi e insperati, persino un nuovo rapporto con la vita e con la fede. Se accolto nella fede, il dolore di questi genitori può trasformarsi in fonte di benedizione per tanti altri, come succede per Abramo, che in virtù di questa prova diventa "benedizione" per tutte le nazioni della terra. Il volume è aperto da un utilissimo capitolo di iniziazione alla lectio divina e chiuso da un originale itinerario spirituale in cui l'autore dà preziosi consigli su come accostarsi alla Bibbia, e in modo particolare ai Salmi.