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Scritta tra il 397 e il 400, questa è una delle opere della maturità di Agostino d'Ippona, sicuramente la più originale sia dal punto di vista letterario che da quello dell'introspezione psicologica e che ci dà la misura della profondità del suo travaglio e della acutezza della sua mente speculativa. Le Confessioni di Agostino sono, da una parte, la considerazione delle ambiguità e degli errori che accompagnano l'esistenza umana e, dall'altra, la confessione dell'amore e della misericordia di un Dio che non si fa cercare invano. La presente edizione si avvale di una introduzione che colloca Agostino e la sua opera nel contesto storico, culturale e ecclesiale del suo tempo, fornendo in questo modo alcune chiavi di lettura del suo pensiero. Volume curato da L. Landi.