Tab Article
Piciul racconta Napoli, che è fin troppo narrata, dal punto di vista di un gruppetto di ragazzini rumeni. Fra i tanti migranti che abitano la città come fantasmi, africani, cinesi, ucraini, filippini, peruviani, pakistani, certo i rumeni sono i più segreti. Ed è scomodo guardare il dolore che non si sana, i pozzi che non hanno alcuna luce al fondo, praticare la letteratura che non consola. Eppure una pulizia e una purezza è sempre salva nei ragazzini di questo romanzo, nel loro desiderio di crescere e salvarsi, di essere felici, di non tradirsi quando sono stati già venduti dalla Storia.