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Questa pubblicazione di Ester Franzil (Cadegliano, VA, 1951) segna un ritorno alla poesia, dopo la raccolta degli anni novanta intitolata "L'allodola e il sole". L'autrice conferma il connubio dei due elementi fondamentali sui quali insiste la sua poetica: l'involucro del canto per il creato e le venature metafisiche legate alla trascendenza, elaborando però uno stile più articolato e diversificato, che comprende, ad esempio, anche composizioni con la metrica orientale tipica degli haiku. Non mi sembra eccessivo parlare di sinfonie e concerti naturalistici che costituiscono una vera e propria apologia della Natura, quindi con origini nel pensiero filosofico.