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Le antiche origini della scrittura cinese: "In principio era la linea", si confrontano con "In principio era il verbo". Alla luce della teorizzazione dello psichiatra Massimo Fagioli, l'immagine della linea viene a rappresentare una precoce possibilità ontologica e un valore fondamentale che si radica nei primi momenti della vita umana. Un impensato che mette in relazione la pulsione con l'immagine interna da cui deriverà la capacità di fare la linea e la nascita della scrittura. Una contrapposizione tra la trascendenza del verbo e l'immanenza della linea. La scrittura cinese contiene in sé ancora le immagini che l'hanno inizialmente determinata; non è una scrittura alfabetica ma ideogrammatica molto vicina alla pittura e all'arte. Ciò che nella nostra cultura ha portato verso la rottura della figura nel mondo artistico arrivando fino all'astratto di Pollock e alla purezza del colore di Rothko, lo ritroviamo nello sviluppo artistico della scrittura cinese dove si perde il significato restando pura arte astratta di segni. Puro gesto che riempie il foglio bianco come sola traccia significante senza più immagini.