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Antonello non è solo l'artista che ha cambiato la storia dell'arte italiana e, per un certo aspetto, anche europea: è l'uomo che ha saputo dare una giusta collocazione ai valori cristiani, alla scienza, alla Chiesa, all'arte in un periodo come il Quattrocento, caratterizzato sì dal risveglio di alcuni animi ma anche da fortissime tensioni culturali, religiose, mistiche, politiche, qui spiegate nel dettaglio. Il pittore messinese identifica nella natura lo spirito divino che permea l'intero creato e guida il corpo verso le buone azioni, l'anima verso l'immortalità e l'ascesa al cielo, secondo una concezione antropologica cristiana apparentemente semplice ma in verità molto complessa, perché spiega la discendenza dell'anima dallo spirito santo, senza passare dalla materia. E' il miracolo del Rinascimento, ovvero la visione dell'autunno del medioevo che Antonello da Messina ci consegna attraverso il suo originale racconto pittorico: un mondo nuovo che unisce gli uomini di ogni spazio e di ogni tempo, messo a fuoco dalla luce divina che impreziosisce le dense pennellate dei suoi colori a olio. Frammenti di verità svelati all'umanità da un uomo tanto semplice quanto geniale.