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La scoperta del tutto casuale di un quadro sulla bancarella di un mercatino delle pulci olandese nel 1980 rappresenta l'innesco di un percorso "investigativo" sull'autenticità dell'opera che, progressivamente, si trasforma nella ricerca e nello studio delle condizioni a contorno della creazione del quadro stesso. Ne deriva una rappresentazione non soltanto della biografia di Amedeo Modigliani e di Aldo Palazzeschi, lo scrittore raffigurato nel quadro, ma anche del loro possibile incontro nel 1914 a Parigi - di cui non esiste testimonianza storica - e quindi della straordinaria molteplicità di artisti e intellettuali che animano la vita culturale della capitale francese e d'Europa all'inizio del XX secolo (sembra d'essere sul set di "Midnight in Paris" di Woody Allen, film che brulica di bistrot, pittori, musicisti e scrittori arrivati da ogni dove in cerca d'identità e fortuna). All'intreccio del romanzo, insieme detective story e saggio accademico, s'aggiunge una riflessione (che ricorda molto quella di Sciascia e prima ancora di Pirandello) sul significato della verità nel continuo rimescolamento fra realtà e finzione.