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«Lo stimolo ispiratore va dunque ricercato nella volontà di dare respiro sia al proprio dolore sia a quella voce misteriosa... che prelude a scenari più ampi e meno intimistici... È così: dopo aver attraversato lo Stige (cfr. il testo eponimo), "L'acqua diventa limpida / Viola, indaco, azzurro profondo". Nonostante le sia rimasto un solo, un "unico remo" sulla "piccola barca", la D'Alfonso voga con tutta la forza che ha per giungere dolcemente all'attracco "sulla sponda dell'isola" che la sta aspettando.» (Dalla Prefazione di Sandro Angelucci)