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"La poesia di Giovanna Sommariva parte da lontano. Dai cantari medievali e dalla loro facilità di trasmissione in una lingua orale che assume dignità nell'esposizione narrata, nel detto: la trasposizione in lingua sistemica accade dopo, meravigliosamente, quasi agisse un filtro... Indaga, la Sommariva, le crepe del tempo: emergono così parti delle tradizioni e inedite suggestioni legate a personaggi e oggetti che restituiscono il quadro di una realtà latente ma viva, sempre dinamica e mai scontata." (dalla prefazione di Ivan Fedeli)