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"Spesso nella vita i grandi vuoti lasciati dalla scomparsa di anime care crea invisibili crepe di frattura in quella che riteniamo essere la nostra solidità di esistenza, di pensiero e di coscienza. Le ondate di dolore spingono spesso la nostra anima vicina a queste crepe che nella dimensione interiore un po' fosca e nebulosa ci sembrano i bordi frastagliati del nostro mondo. Alcuni di noi scelgono di non essere semplici ostaggi delle ondate di dolore, di vuoto e di tristezza e salpano nel mare della coscienza per esplorare i bordi frastagliati. Iniziano in questo modo a conoscere il confine, lo perlustrano, trovano particolari punti di osservazione o comodi anfratti in cui accoccolarsi in una dimensione ancora più profonda e intimista, quasi ad ascoltare il pulsare profondo del loro Essere." (Patrizia Sfreddo)