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La poetessa di origini catanesi Angela Bono, appassionata dell'arte dello scrivere, nella sua silloge dal titolo Il bianco e il nero dell'effimero si presenta al lettore con una pubblicazione molto armoniosa, alternando le sue liriche a sequenze di rare immagini della Sicilia in bianco e nero. I testi sono stati costruiti su un tessuto linguistico elegante, pregno di contenuti intimistici e ricco di preziose metafore. La struttura delle liriche scelta dall'autrice opta per il verso libero, svincolato da antichi schemi metrici. La lettura della silloge è un cammino in cui il poetare della Bono ci fa entrare nella vita reale, la feconda di bellezza per poi esternare con raffinatezza tante amare verità. (dalla Prefazione di Antonio Barracato)