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Il volume è il seguito de "Gli anni della transizione. La città di Pontecorvo dalla guerra alla Democrazia (1943 - 1946)" e si divide in tre parti: la prima prende in esame i tre anni di amministrazione del primo consiglio comunale del dopoguerra, la seconda comprende i successivi sei mesi in cui vi è la strana convivenza tra sindaco, giunta e commissario prefettizio, la terza esamina gli ultimi venti mesi di commissariamento che terminano nel giugno 1952, quando si svolgono le seconde elezioni amministrative. Sei anni caratterizzati da una forte instabilità amministrativa, durante i quali il paese vedrà il susseguirsi di due sindaci, che dovranno vedersela con un consiglio comunale litigioso e decisamente irresponsabile, e tre commissari prefettizi che porteranno avanti, come è logico che sia, per lo più l'ordinaria amministrazione determinando uno stallo amministrativo, ma anche una carenza democratica di cui la città risentirà fortemente. Sono anni che, con l'adozione del Piano di Ricostruzione, ma anche con lo scontro politico per il predominio sulla città, determineranno nel bene e nel male il futuro di Pontecorvo.