Tab Article
Caro me, ti scrivo. Ma senza distrarmi, e senza scrivere troppo a voce alta. Ti scrivo, schiarendomi la voce, cercandomi dentro le parole: a fatica, senza fatica, con gusto, con impazienza. Ti scrivo, immagino come sarai tra vent'anni: sbaglierò; forse - invece - avrò capito tutto. È stato un gioco, in fondo, scrivere queste lettere: un gioco serissimo, sottratto a tanti altri impegni, a qualche passione. È stato un gioco e un'avventura: vissuta pienamente da qualcuno, capita distrattamente da qualcun altro, ma credo che tutti - adulti e ragazzi - la porteremo con noi: farà parte del nostro bagaglio, la ricorderemo quando ci incontreremo di nuovo, tra vent'anni o cento, quando cercheremo il profilo di chi siamo, siamo stati, siamo diventati senza rendercene conto. Caro me, ti scrivo: sii buono, col mio Prossimo Futuro (che poi è anche il tuo).