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«Mi aspettavo qualcosa di un po' più vecchio: sa, una malattia tipicamente europea». «Qui le cose non si conservano. Una malattia tipicamente americana direi». L'arrivo del viceconsole italiano Tomàs Corte a Bahía Blanca, città argentina al confine con la Patagonia a pochi chilometri dall'Oceano Atlantico, segna l'inizio di un viaggio in cui il contatto con l'Alterità induce anche al confronto con il Sé e con le proprie radici culturali. Per la prima volta Tomàs si trova a riflettere sui concetti di "identità", "memoria", "destinazione", e nel frattempo tenta di scoprire i segreti di una Terra tanto affascinante quanto misteriosa. Ormai contagiato dalla saudade argentina, egli è costretto a confrontarsi anche con i lati oscuri di quel Paese: il fenomeno dei desaparecidos, il mutismo della stampa, la violenza delle rivolte di piazza. E, soprattutto, Tomàs non può più far a meno di sognare la sua chimera. La balena bianca, simbolo del candore della Natura, con i suoi «minuscoli enormi occhi tondi e attenti» sembra voler lanciare un monito a chi la osserva.