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Se la saga di "Piccole donne" ha plasmato l'immaginario di generazioni di giovani lettrici, la vita della sua autrice è rimasta piuttosto in ombra. Dalla militanza femminista e abolizionista alla predilezione per i romanzi a tinte forti, dal difficile rapporto con la fama alla messa in discussione dell'istituto matrimoniale, le lettere di Louisa May Alcott (1832-1888) - tradotte per la prima volta in italiano - svelano l'intrepida e accidentata parabola di una scrittrice che seppe farsi largo in un mondo di uomini.