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La chiamano Callistocrazia, il governo dei più belli. Sembra uno scherzo, all'inizio, ma in poco tempo quella attuata dal neoistituito ministero della Bellezza diventa la più grande riforma della Repubblica italiana: ogni gerarchia - dalla coda al supermercato alle più alte cariche dello Stato - viene stabilita in base a canoni estetici. Per i brutti è l'inizio di un vero e proprio incubo. Matteo Labrozzo, giovane scrittore emergente che non si è mai preoccupato abbastanza delle sue maniglie dell'amore e della propria calvizie incipiente, vede la sua vita stravolta: l'editore che aveva creduto in lui rifiuta il suo nuovo romanzo; il rapporto con la fidanzata Lisa s'incrina; il centro storico della sua città gli è precluso, a meno che non indossi in testa un elegante sacchetto per il pane; ovunque vada, individui in camicia bianca lo perseguitano per il suo abbigliamento poco curato. Matteo però non intende soccombere e, a modo suo, cercherà di resistere alla patinata dittatura della bellezza.