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Nel 1799 dai pezzi di una terra martoriata, teatro misero pieno di privazioni, nasce la cosiddetta Repubblica napoletana sotto l'ala dell'infallibile Napoleone. Ma tra i territori più avversi dell'intero meridione ci fu la Calabria, in particolare i territori cosentini che opposero una ferocia resistenza al dominio francese. Nel volume Mattia Pezzi ci propone un quadro della Cosenza napoleonica, attingendo e citando i documenti relativi ai processi della Commissione Militare e della Corte Criminale francese che testimoniano le raccomandazioni di Napoleone a suo fratello Giuseppe Bonaparte, re di Napoli: «non avere pietà e non perdonare nessuno e distruggi le case dei capi villaggio».