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C'è anche a Terni chi prova a "rovesciare" la storia. I partigiani diventano assassini, i fascisti vittime, la Resistenza un evento ininfluente in cui si sfogano istinti feroci e vendette. Abbiamo conosciuto molti degli uomini che oggi vengono descritti come assassini, cupi stalinisti, antidemocratici, prevaricatori e violenti: ne abbiamo raccolto i ricordi, le delusioni, i dubbi, la disperata paura di essere dimenticati, il timore che le loro sofferenze e le loro idee fossero trascinate nel flusso della storia e destinate all'oblio. Sono stati, questi uomini, un pezzo importante della nostra educazione sentimentale e un veicolo fondamentale per capire una città complessa come Terni. Non siamo disposti ad accettare che la loro vicenda sia descritta come una storia criminale. Sono morti e non possono rispondere. Spetta a quanti continuano a considerarsi loro amici e compagni difenderne le motivazioni ideali e l'onore.