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"La storia della Comunanza Agraria di Sant'Eraclio, che ha più di cento anni, è l'occasione per tutti noi suoi utenti, ma anche per tutti coloro che si interessano del bene comune o degli usi civici, di capire meglio cosa siamo e cosa potremmo essere. La malattia del nostro secolo è la scomparsa della memoria e badate non parlo di Alzheimer o di demenza, parlo di un abbandono dei valori che hanno costituito i nostri principi democratici. Le Comunanze Agrarie ieri erano il sostegno alimentare e sociale dei loro utenti, oggi sono l'ultimo baluardo della democrazia. Si perché i nostri fondatori erano alla ricerca di sviluppare i beni comuni mettendo al centro dei loro obiettivi l'uomo, mentre la società attuale mette al centro il profitto, la crescita economica in qualunque modo [...] Capire le motivazioni della nascita delle Comunanze attraverso i documenti dei nostri progenitori può aprirci gli occhi e permettere paragoni che ci fanno intendere che la sostanza della vita non è cambiata, sono cambiate le forme di farla percepire e di sostenerla". (Dalla presentazione di Giacomo Committeri).