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Le storie di Mimì e Raffaele sono la testa di ponte di storie di molti migranti italiani e non che, loro malgrado, han dovuto lasciare il loro paese natio per cercare migliore fortuna all'estero visto che il loro era alle prese con una forte recessione. Raffaele, il principale protagonista, interpreta appieno il nostro senso di rivalsa verso queste tristi situazioni e la sua storia, intervallata da rapporti umani al di sopra di ogni sospetto, dimostra l'inventiva e la nostra capacità di far emergere doti che non si pensa mai d'avere nel proprio bagaglio personale di capacità e di vita. Questi ricorsi migratori che ciclicamente si ripetono ad ogni latitudine del pianeta ci devono far riflettere e nello stesso tempo, utilizzandoli come bagaglio di memoria, aiutarci a farci affrontare con maggiore pacatezza questi fenomeni che sembrano una piaga divina dalla quale non riusciamo a liberarci e dove vengono fatti emergere solo i lati più negativi.