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Scrivere di cinema in tempi di lockdown, con le sale tutte tristemente vuote, può sembrare un azzardo, oltre che un esercizio anacronistico e, forse, anche un po' crudele. Eppure, quel "fermo forzato", quelle imposizioni così rigide e perentorie, danno la forza all'autore di questo libro di fare un meraviglioso salto nel passato, scoprendo e riscoprendo i tantissimi capolavori che il nostro cinema era capace di tirare fuori. La selezione di questi cento film, che spaziano dal dramma alla tragedia, dalla commedia al western, fino all'esistenzialismo e al thriller può essere considerata un'operazione decisamente impegnativa, ma anche estremamente appagante, potendoci "avvicinare" a mostri sacri come De Sica, Fellini, Pasolini, Germi, Comencini, Scola, Antonioni. Al lettore il compito di giudicare se il lavoro svolto dall'autore meriti una consapevole lettura o soltanto una fugace consultazione. In ogni caso, il messaggio di fondo che ci viene trasmesso è molto attuale e riguarda tutti noi: la crescita culturale di un Paese che si rispetti non può che avvenire se non attraverso i valori e le emozioni che solo la settima arte riesce a regalare.