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Abbiamo mai immaginato il chaos come uno spazio dove si sono formate le cose, noi ed anche i nostri pensieri? Esiodo, nella Teogonia, nomina solo questa parola, riferendosi ad essa non come disordine, quale siamo abituati a concepirlo, ma come il vuoto cosmico dove tutto nasce. Questo testo è il primo sforzo in italiano che cerca di indagare il significato di un concetto antichissimo che nella Grecia arcaica ancora non era un concetto, ma una figura del mito, divina, una materia invisibile, una forza tenebrosa: l'oscurità che, come direbbe Jean-Pierre Vernant, avvolge "l'universo, gli dèi, gli uomini". Analizzando diversi ambiti come l'epica, la commedia, la lirica, Platone e Aristotele, questo volume lo riporta nelle strutture narrative del mito, come costruite dall'aedo nell'epica.