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Essere un Vigile del Fuoco è una vocazione che viene dal profondo. Marco lo sa e non vuole fare altro nella vita che aiutare e soccorrere chi si trova in difficoltà. Niente sembra scalfire le sue certezze, finché un grave evento lo vedrà coinvolto in prima persona, mettendo in discussione quella forte passione per il lavoro che tanto ama. "Ogni pompiere, una volta ritornato a casa, aveva moltissime storie da raccontare: storie di riconoscimento e di abbracci ricevuti come segno di infinita gratitudine, storie di persone che non volevano abbandonare le proprie dimore, ridotte in macerie, storie di coloro che volevano ricominciare, storie di sofferenza. Anche Marco aveva vissuto queste storie. Il penultimo giorno di missione, lui e altri vigili del Comando di Roma vennero mandati all'interno della zona rossa, per cercare tra i resti di un laboratorio di ottica. Il proprietario aveva raccontato loro dei sacrifici per comprare una macchina specifica, essenziale per ripartire. Ne parlava quasi fosse un figlio, che sperava con tutto il cuore di poter salvare. Marco, che aveva visto con i suoi occhi quanto queste cose fossero tanto importanti, aveva messo tutto sé stesso in quel recupero."