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Sidonio Apollinare fu personaggio di rilievo nella Gallia romanizzata del V sec., nonché scrittore particolarmente prolifico, al centro oggi dell'interesse degli studiosi della letteratura latina nella tarda antichità e della storia del cristianesimo in quella delicata fase della storia europea. Gli scritti di Sidonio a noi pervenuti sono nettamente divisi in due settori: il primo, relativo alla produzione poetica, risale agli anni che precedono la sua ordinazione episcopale (470), mentre il secondo, in prosa, è costituito da un ampio epistolario (si tratta di 147 epistole divise in nove libri) che nella sua prima parte comprende anche missive scritte prima del 470. Come è noto, l'epistolografia costituisce il canale obbligato della comunicazione a distanza nel mondo antico, ma è anche il luogo d'incontro virtuale che consente ai suoi fruitori di praticare fruttuosamente un terreno comune di interessi culturali, ideologie e principi, che sono quelli propri della aristocrazia gallica del V secolo, un mondo ormai in via di dissoluzione ma tenacemente e con piena convinzione salvaguardato e difeso, anche in una nuova ottica d'integrazione. Lo scambio di epistole tra Sidonio e i suoi sodales assume una connotazione importante dinanzi alle nuove situazioni e questioni storiche che caratterizzano la Gallia del V secolo, prima fra tutte l'avanzare della componente "barbarica" nella società e nella vita politica del tempo.