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I contributi per una fondazione filosofica della psicologia e delle scienze dello spirito (1922), qui pubblicati per la prima volta in traduzione italiana, costituiscono una sorta di termine intermedio della trilogia formata, insieme a questo testo, dalla dissertazione di laurea dell'Autrice, Il problema dell'empatia (1917), e da Una ricerca sullo Stato (1925).Con una originale applicazione della fenomenologia alla psicologia, scienza relativamente giovane ma già imperante in quegli anni, la Stein intende ribadire la piena legittimità del proprio metodo filosofico, prima ancora dei risultati che esso può contribuire a mettere in luce. Dalla psicologia il suo sguardo indagatore si amplia alle scienze dello spirito, passando da un'analisi riferita al singolo individuo ai legami intersoggettivi che trovano la loro espressione più naturale nella comunità. Se dunque, nella prima parte, è la psicologia a costituire il leitmotiv dell'indagine della Stein, nella seconda parte il terreno di confronto diventa la sociologia. Psicologia e scienze dello spirito sono accostate in una lettura a prima vista ardita, ma che la Stein ci dimostra logica e pienamente giustificata, per la quale la vita della psiche - sia essa individuale oppure comunitaria risulta dall'adozione combinata della forza psichica e di quella spirituale. In questo modo l'Autrice ci conduce per mano a scoprire le profonde complessità dell'animo umano.