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Dicembre 1968: nel pieno del post-Concilio, i primi missionari del Pime mettono piede nelle Filippine. È il tempo in cui nasce il New People's Army, la guerriglia di ispirazione comunista, mentre a Mindanao prende forma il movimento indipendentista musulmano, che negli anni successivi si organizzerà militarmente e politicamente. In questo infuocato contesto, in un Paese dov'è scandalosa la divisione fra la maggioranza poverissima e un'élite ricca, i missionari del Pime si mettono a servizio della Chiesa locale, compiendo scelte profetiche. Tanto nelle zone degradate della capitale Manila come nella grande isola di Mindanao, fanno causa comune con gli ultimi, lottano per la loro liberazione, difendono i diritti dei tribali, dialogano con i musulmani anche quando questo comporta forti rischi. Tre di loro verranno espulsi dal Paese perché "non graditi"; due saranno sequestrati e poi rilasciati, un paio andranno in carcere, diversi saranno minacciati a più riprese e tre finiranno con l'offrire la vita stessa, morendo come martiri. Non priva di errori ed insuccessi, una storia di amicizia e fedeltà. Pagata col sangue.