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Un commento a Matteo condotto "in dialogo" con la comunità nel cui seno fu redatto il Vangelo che caratterizza l'Anno "A" (2011) del lezionario liturgico. Tra i Vangeli sinottici, Matteo è quello apparentemente più polemico nei confronti del popolo ebreo, benché sia al tempo stesso quello dal linguaggio più "giudaizzante". Fin dove è possibile, e lecito, attribuire certe espressioni a Gesù, e fin dove esse sono il riflesso delle specifiche problematiche vissute dalla comunità matteana? L'autore, preoccupato di dissipare gli ostacoli al dialogo con l'ebraismo di oggi, offre uno strumento di interpretazione sociospirituale del Vangelo di Matteo. Lo fa con rigore ma in una forma discorsiva e "affettiva", in linea con la lettura popolare della Bibbia di matrice latinoamericana.