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"Il mercato colonizza lo stato molto più di quanto lo stato non colonizzi il mercato. In Africa, l'invasione dei media internazionali attraverso radio, televisione, internet e telefoni cellulari ha effetti corrosivi sui legami sociali: mediante la colonizzazione dell'immaginario, trasforma la povertà modernizzata in miseria e lancia migliaia di migranti verso un drammatico fuggifuggi. Basti pensare alla voglia dei giovani - tra cui Cunégonde - di lasciare quello che finiscono per considerare come un inferno per i paradisi artificiali del nord, contro le cui porte andranno a frantumarsi. E anche se, come succede a Cunégonde, avviene il miracolo e - non senza traumi - essi riescono a oltrepassare quelle porte, la cosa lascia ferite che difficilmente guariscono. Anche questa è la lezione del bel libro di Enzo Barnabà." (dalla prefazione di Serge Latouche)