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"Cosa sceglie un missionario sardo in mezzo alla savana del Nord Camerun quando deve confidarsi? Un missionario si rivolge a un altro missionario. E se il secondo manca o è lontano da raggiungere? Allora fate come Melis il sardo, rivolgetevi direttamente a Colui che abita nel cielo. Ma per farlo salite sopra il tetto di casa, dove c'è una piccola terrazza difficile da raggiungere e arredata con un lettino da analista, o con una sedia a sdraio, oppure con niente. Sarebbe assurdo un soliloquio dentro le mura di casa, forse si usa nelle metropoli occidentali ma in Africa no, serve la visione dello spazio naturale e la sua copertura celeste. Serve un terrazzo. Serve la notte. Il sardo parla alla luna per parlare a Dio. Pensi che questo territorio sia praticabile? Tu e il tuo presente, un sardo prete nel buco del mondo." Al centro del continente africano, nella regione abitata dal popolo Masa tra Camerun e Ciad, Don Tonino Melis lavora da vent'anni alla realizzazione del vocabolario, il primo documento di codificazione della lingua Masa. Stilare il vocabolario di una lingua significa riconoscere dignità alla sua cultura. Un lavoro difficile che diventa percorso di vita, con dubbi, ricordi, ansie e inquietudini. Antropologo di origini sarde e missionario saveriano, ha intrapreso la sua prima attività missionaria nei villaggi degli allevatori Masa ed è divenuto esperto in culture africane. "L'uomo che cerca parole" è il film che narra questo progetto.