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Partendo dall'esperienza di fede in Gesù Cristo morto e risorto le prime comunità cristiane superano l'etnocentrismo della tradizione ebraica e si aprono all'accoglienza dello straniero. Gesù dilata il comando biblico dell'amore del prossimo fino ad abbracciare l'estraneo e il nemico. In Gesù Cristo solidale e fedele fino alla morte di croce i primi cristiani riconoscono il Figlio che Dio ha esaltato costituendolo Signore universale. Su questa fede nel Cristo Signore si innesta la missione cristiana aperta a tutti i popoli, senza distinzione tra vicini e lontani, ebrei e pagani, appartenenti alla propria etnia o stranieri. Tutto questo viene indagato dall'autore, noto biblista e presidente dell'Associazione Biblica Italiana.