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«Vi siete mai chiesti che cosa accade ogni giorno, quando per un istante si assenta la nostra coscienza? È lì che si intrecciano immaginazione e memoria. Senza questa sospensione in cui evadiamo dalla vita, non potremmo mai dire di avere davvero vissuto». A partire da questa domanda, Valeria Castagnini sviluppa le vicende di Laura, Andrea, Giuseppe e altri personaggi. Il libro sembra una raccolta di racconti distinti, indipendenti, ciascuno lungo un capitolo, ma nelle pagine è nascosto un invito per il lettore a creare connessioni, a cercare un senso. Dei protagonisti si alternano ricordi, ansie e desideri. Con una scrittura disinvolta, l'autrice cerca il confine sfuggente tra mondo esteriore e interiore, realtà e pensieri, dovere ed evasione. Laura, che dà il titolo a questo racconto lungo, vive l'istante, coglie l'attimo; i ripensamenti vengono dopo. La sua vita psichica, come quella degli altri personaggi, per questo, sembra a volte prendere il sopravvento sulla vita quotidiana. E questo genera un flusso di pensieri e dubbi che scandiscono il ritmo della narrazione. Era Laura è un romanzo sul tempo della coscienza.