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Nella Storia ci sono state sempre delle "mattanze", di animali, di uomini e di tutto quanto potesse respirare; ma una costante è certa, in ogni momento e in ogni luogo si è realizzata la mattanza degli artisti. Difficile analizzare le cause di questo accanimento, ma chi ha studiato le cronache ha scoperto che gli artisti sono stati sempre combattuti e perseguitati. Una maledizione, ma ancora di più un senso di raccapriccio che arma le mani dell'uomo e ne glorifica il comportamento per l'ennesimo bagno di sangue. L'artista è sempre stato considerato un alieno, un'entità particolare, da indagare con gli strumenti della psicopatologia. Per le società di tutti i tempi, ha sempre rappresentato un enigma, nel migliore dei casi un innocuo individuo sganciato dal contesto. A volte s'è intestardito a concretizzare le proprie astrazioni col furioso piglio di chi ha la verità in corpo e ha pagato col proprio annientamento. Se la sua figura diventa un emblema e il suo linguaggio parla a un numero sempre più consistente di individui, allora diventa pericoloso tanto da essere combattuto e, infine, eliminato.